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Sogno


Immagina che siano passati tanti anni e che io abbia trovato il coraggio di scrivere le mie frasi come mi piacciono, senza lasciarmi scoraggiare dalla grammatica.

Immagina che ne siano passati… tanti anni, ch'io ormai ho il coraggio di scrivere le mie frasi come più mi piacciono.

Sei canuto e nella pelle ammorbidita dal tempo mantieni quel corpo nervoso di chi succede ad un pensiero sempre un nuovo pensiero.

È un posto freddo, ostile, ma non per noi. Le pareti odorano di caffè di moka e le coperte le laviamo raramente, perché hanno il compito di custodire i nostri sogni. Non si mescolano sogni e sapone di marsiglia.

Il gatto va e viene e io so che è il tuo animale solo perché lo ignori, mentre il mio amore, a tratti, lo disturba.

Il cane no, ci concede indiscriminatamente baci umidi sui piedi sfuggiti alle lenzuola alle 5 di mattina.

C'è odore di mare, di ricordi freschi che abbiamo inventato.

Ci sono grossi uccelli sulla scogliera che non mi lasciano ricordare casa mia. C'è quel verde stuccato su un cielo di metallo, un cielo che proprio non posso ricordare casa mia.

Il tuo bacio ha una forma nota. S'adatta alla pelle che colpisce e non crea mai lo stesso solco. A volte ne fa due: plasma l'epidermide che tocca e piega il cuore che c'ho nascosto sotto.

Ci sono libri che non abbiamo ancora letto e viaggi nei barattoli di monete che ancora non abbiamo pensato. Di più, quelli che non faremo mai.

Ma siamo felici e il tempo ha smesso di essere un nemico. Adesso ha più la forma di quel vinile che ogni tanto metti, e noi, ci balliamo sopra.


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